Antonio Franchini

Antonio Franchini (Napoli, 1958) ha vinto il premio Bergamo nel 1997 con Quando vi ucciderete, maestro? e il premio Fiesole narrativa under 40 nel 1998 con Acqua, sudore, ghiaccio, entrambi editi da Marsilio. È stato per 24 anni curatore editoriale della narrativa italiana per Mondadori, e dal 2015 è direttore editoriale di Giunti. Nel 2020, per NN Editore, ha pubblicato la raccolta di racconti Il vecchio lottatore. Il suo ultimo romanzo, Il fuoco che ti porti dentro (Marsilio, 2024), ha vinto il premio Campiello selezione giuria dei letterati e il Mondello speciale del presidente.

Foto di  Dino Ignani

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Il fuoco che ti porti dentro racconta la vita e la morte di Angela, una donna dal carattere impossibile. Una donna che incarna in maniera emblematica tutti gli orrori dell’Italia, nessuno escluso: «il qualunquismo, il razzismo, il classismo, l’egoismo, l’opportunismo, il trasformismo, la mezza cultura peggiore dell’ignoranza, il rancore…»
Questa donna era la madre dell’autore. Il romanzo è un’indagine nella vita, nelle passioni e negli odi di una donna, alla ricerca di una spiegazione possibile. La forma è quella della commedia, il contenuto quello della tragedia. Quale esperienza manifesta o occulta, quale frustrazione, quale nascosta ferita può renderci tanto ostili, rabbiosi, refrattari a qualsiasi forma di pacificazione? Quale motivo, semplice o complesso, sta dietro la furia di Angela: la guerra che la segna da bambina? un padre morto troppo presto o una madre morta troppo tardi che le ha, a sua volta, infelicitato la giovinezza e la maturità? un atavico complesso d’inferiorità o l’appartenenza alla cultura del Meridione oppresso le cui ragioni Angela vorrebbe far valere contro l’odiato Nord usurpatore? Oppure, più semplicemente, il fuoco interno che la divora è privo di qualsiasi ragione come il cuore nascosto di un vulcano? Antonio Franchini, con maestria e misura, eccesso e discrezione, ha scritto un romanzo-memoir popolato di personaggi che circondano una protagonista sempre al centro della scena. Un’eroina eccessiva e imprevedibile, capace di alternare toni drammatici e ossessivi a momenti decisamente comici. È un racconto che mescola la commedia eduardiana al furore ctonio, l’urgenza di uno sfogo viscerale alle cadenze studiate di una messa in scena, di una vera e propria recita.

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Eventi dell’autore
06/10/2024
11:00
Due tra i maggiori scrittori italiani, stimolati da uno degli intellettuali più brillanti che abbiamo in Italia, si confrontano sul ruolo dello scrittore oggi.